La nostra struttura ha recentemente implementato una nuova tecnica di riparazione della valvola mitrale per via percutanea. Tale riparazione viene eseguita senza apertura del torace e senza la necessità di circolazione extracorporea.

Che cos’è la valvola mitrale?

La mitrale è una valvola che regola il passaggio di sangue tra due camere cardiache, l’atrio sinistro e il ventricolo sinistro, impedendo il reflusso nella fase di contrazione del cuore. Se i due lembi della valvola non si chiudono adeguatamente, essa viene definita “insufficiente” e provoca un rigurgito di sangue in atrio sinistro e la congestione del circolo polmonare, peggiorando gli scambi respiratori e la sensazione di “mancanza d’aria”. Oltre alla terapia farmacologica, questa patologia viene normalmente trattata mediante intervento cardio-chirurgico.

Quali sono i pazienti per i quali è indicata la riparazione percutanea della valvola mitrale?

I pazienti più fragili, per i quali il rischio di un intervento cardiochirurgico tradizionale “a cuore aperto” di riparazione del difetto valvolare mitralico sia ritenuto troppo elevato, sono i candidati più indicati per questa procedura.

Tali pazienti possono essere dimessi dopo pochi giorni dall’intervento, con un beneficio immediato per la loro sintomatologia, senza alcuna cicatrice chirurgica.

Come si svolge l’intervento?

L’intervento prevede la presenza di un’equipe multidisciplinare che include due cardiologi emodinamisti come operatori della procedura (Prof. G. Patti, Dott. M. Mennuni), un cardiologo per l’assistenza ecocardiografica trans-esofagea intra-procedurale (Dott.ssa A. Degiovanni; Dott.ssa S. De Vecchi), il personale anestesiologico, infermieristico e tecnico.

L’intervento viene eseguito in anestesia e prevede l’impianto all’interno del cuore di un dispositivo assimilabile per morfologia ad una piccola graffetta, che consente il riaccostamento dei lembi mitralici ed il ripristino del corretto funzionamento della valvola.

Il dispositivo viene introdotto per via percutanea attraverso la vena femorale che decorre a livello dell’inguine ed i cateteri vengono tramite questa via avanzati fino al cuore.

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