Revisione o sostituzione di dispositivo impiantabile (Pacemaker o defibrillatore)

La revisione o sostituzione del dispositivo può rendersi necessaria per vari motivi:
● Il generatore è prossimo alla scarica o malfunzionante e deve essere sostituito
● Vi è la necessità di sostituire o riposizionare elettrodi non funzionanti
●L’evoluzione della patologia o delle conoscenze tecnologico-scientifiche suggeriscono l’opportunità di modificare il sistema di stimolazione (“upgrading”), aggiungendo elettrodi e posizionando un diverso generatore
● Vi è la necessità di intervenire chirurgicamente a livello della tasca del generatore per complicanze locali (plastica di decubito, svuotamento di ematoma, ecc)

Come avviene l’intervento?
L’intervento dura di solito tra i 20-30 min (sostituzioni di generatori) a 60-90 minuti (revisioni/riposizionamento degli elettrodi). La dimissione dall’ospedale, in assenza di complicanze, avviene nella stessa giornata in caso di sostituzione del generatore o revisione di tasca, dopo 24 ore in caso di sostituzione/riposizionamento degli elettrodi.
L’intervento si svolge nella nostra sala di Elettrofisiologia in anestesia locale: viene aperta la tasca del generatore e quest’ultimo viene disinserito dalla connessione con il vecchio o i vecchi elettrodi, e sostituito, se necessario, con un nuovo dispositivo. In caso di sola sostituzione del generatore o in caso di sola revisione della ferita chirurgica, la tasca è suturata ed il paziente può essere dimesso in giornata.
A volte è possibile che il battito cardiaco risulti troppo lento durante l’intervento: in questi casi può essere indicato applicare uno stimolatore cardiaco temporaneo attraverso una puntura venosa (in anestesia locale) all’inguine. Lo stimolatore temporaneo è quindi rimosso al termine della procedura. In questa evenienza, è necessario che il paziente rimanga allettato per alcune ore per evitare sanguinamenti in sede di puntura.
Qualora fosse necessario sostituire un catetere malfunzionante o inserire un ulteriore catetere per consentire che il nuovo generatore possa espletare al meglio le sue funzioni (upgrading), dovrà essere individuata, come è avvenuto in occasione del precedente impianto, una vena attraverso la quale posizionare l’elettrocatetere nel cuore. Queste manovre avverranno sotto visione radioscopica. Nel caso i cateteri avessero difficoltà ad avanzare all’interno della vena in direzione del cuore, potrebbe essere necessario immettere in circolo del mezzo di contrasto. Dopo avere verificato il funzionamento del sistema, la ferita sarà chiusa con punti di sutura.

Quali sono le possibili complicanze?
Le complicanze del trattamento sono molto rare. Si dividono in intra-operatorie e post-operatorie e sono diverse a seconda che vengano posizionati/sostituiti elettrodi o venga solo aperta la tasca del generatore.
Le complicanze intra-operatorie più frequenti includono sanguinamenti della tasca e rallentamento eccessivo del cuore prima di posizionare il nuovo dispositivo. Qualora siano posizionati nuovi elettrocateteri, i rischi sono analoghi a quelli di un primo impianto di pacemaker o defibrillatore (pneumotorace, lesioni del seno coronarico nei dispositivi di resincronizzazione, versamento ematico
nel pericardio). Il trattamento di tali complicanze può prevedere interventi aggiuntivi, anche invasivi, che possono prolungare la successiva degenza.
Le più frequenti complicanze post-operatorie (riscontrabili nei giorni o nelle settimane successive la procedura) includono: versamento siero-ematico nella tasca sottocutanea; erosione della cute sovrastante lo stimolatore o gli elettrocateteri; trombosi sistemiche delle vene del braccio, qualora vengano posizionati nuovi elettrodi; spostamento degli elettrocateteri dalla sede iniziale con necessità di riposizionamento degli stessi.

Quali controlli sono necessari dopo l’intervento?
In linea generale il periodo necessario per un recupero funzionale è di circa 15 gg. Per consentire un’adeguata cicatrizzazione della ferita chirurgica, la rimozione dei fili di sutura è prevista dopo circa 10 gg. Dopo la dimissione è necessario seguire tutte le disposizioni e i trattamenti prescritti. In particolare, si mantiene la necessità di controlli periodici (1-2 ogni anno) cui sottoporsi presso il nostro o un altro centro di elettrostimolazione abilitato al controllo dei pacemaker.
In caso di singola scarica avvertita dal paziente, comparsa di dolenzia con tumefazione o arrossamento in corrispondenza della tasca, è necessario rivolgersi tempestivamente al nostro Ambulatorio. In caso di scariche ripetute e/o frequenti o sincope è indispensabile rivolgersi immediatamente al Pronto Soccorso più vicino.