Cos’è la chirurgia orale?

La chirurgia orale fa riferimento ad un’ampia branca medica che comprende un vasto insieme di trattamenti chirurgici volti alla risoluzione o alla diagnosi di patologie del cavo orale. La chirurgia orale si pone dunque come obiettivo il ripristino dell’equilibrio orale, non solo da un punto di vista funzionale e talvolta anche estetico.

Presso l’ambulatorio di chirurgia maxillo-facciale dell’ Ospedale Maggiore della Carità di Novara, solo nel 2021 sono stati eseguiti 619 interventi di chirurgia orale, tra cui 64 biopsie e 36 interventi di profilassi per osteonecrosi dei mascellari.

Gli interventi che ricadono nell’ambito della chirurgia orale riguardano: estrazioni dentarie complesse, estrazione di denti del giudizio complessi o in inclusione ossea parziale o completa, exeresi di lesioni osteolitiche dei mascellari, biopsie delle lesioni del cavo orale, biopsie di ghiandole salivari a scopo diagnostico, sequestrectomia e curettage osseo nelle osteonecrosi dei mascellari, esposizione ortodontica dei denti inclusi, stabilizzazione tramite fissatori inter-mascellari nelle fratture di mandibola e condilo.

Cosa è necessario portare alla prima visita?

Tutte le radiografie e le visite precedentemente eseguite  inerenti alla motivazione che porta il paziente alla nostra attenzione (es. panoramica dentaria in casi di estrazione, valutazione di lesioni ossee o traumi)

Inoltre, in alcuni di questi casi, sarà necessaria l’esecuzione di una TC dentalscan (cone beam), per valutare il rapporto tra dente/lesione con il canale mandibolare.

Per quanto riguarda le altre lesioni, solo dopo la prima visita si deciderà l’iter diagnostico.

In cosa consiste la visita?

  • Di fondamentale importanza è la descrizione dei segni e dei sintomi che hanno portato il paziente a rivolgersi all’attenzione del chirurgo maxillo facciale che sarà poi in grado di formulare una diagnosi o di programmare l’iter diagnostico/terapeutico più appropriato.
  • La valutazione della storia medica(anamnesi) del paziente e le terapie assunte al momento della visita o in precedenza.
  • La presa visione di eventuali esami radiografici eseguiti dal paziente, e, qualora il chirurgo lo ritenesse necessario, la prescrizione di nuovi esami.
  • La spiegazione in termini semplici e comprensibili dell’iter terapeutico proposto, includendo eventuali rischi e complicanze, assicurandosi che il paziente abbia compreso nel dettaglio ciò che gli viene spiegato tramite l’acquisizione della firma sul consenso informato.
  • Al paziente verranno poi fornite le indicazioni a cui attenersi prima e dopo l’intervento.
  • Come ultimo step sarà necessario la programmazione di una data per l’intervento proposto.

Tipologie di anestesia?

A seconda dell’estensione della lesione, della difficoltà dell’estrazione, delle condizioni cliniche e dei farmaci assunti dal paziente si potrà valutare di eseguire l’intervento di chirurgia orale con i seguenti tipi di anestesia:

  • Locale
  • Sedazione
  • Generale

Dove si svolge l’intervento?

Per gli stessi motivi riguardanti le opzioni sul tipo di anestesia, si deciderà dove svolgere l’intervento tra:

  • Ambulatorio di chirurgia Maxillo Facciale, sito al III piano, padiglione B (anestesia locale)
  • Sala operatoria (sedazione e anestesia generale)

Decorso post-operatorio:

  • Sarà necessario attenersi in maniera scrupolosa alle prescrizioni farmacologiche date, rispettando posologia e orari di somministrazione.
  • Effettuare sciacqui con il collutorio prescritto con lo scopo di tenere il cavo orale pulito e disinfettato, non prima delle 24 ore dalla fine dell’intervento, onde evitare la rimozione del coagulo e il sanguinamento
  • Applicare impacchi di ghiaccio nelle 24 ore successive all’intervento, e sospenderne l’applicazione una volta superate le 24 ore.
  • Evitare attività fisica almeno fino allo scioglimento dei punti di sutura o fino a nuove indicazioni da parte del chirurgo maxillo-facciale
  • Dolore ed ematomi sono due possibili conseguenze riscontrabili nel decorso post-operatorio. Il dolore è solitamente ben controllato tramite l’assunzione dei farmaci analgesici prescritti in dimissione.
  • Non allarmarsi se si dovesse notare un allentamento nei punti di sutura.

 

In caso di insorgenza di complicanze tardive, ovvero a partire dalle ore successive alla dimissione, l’equipe di Chirurgia maxillo-facciale sarà disponibile e reperibile telefonicamente ai recapiti che verranno comunicati alla dimissione.

 

Bibliografia:

  • Barone R, Chiapasco M, Clauser C (1999) Chirurgia Orale. Le cisti dei mascellari. Manuale Atlante. Aggiornamenti, Firenze.
  • Clauser C, Zuccati G, Barone R, Villano et al (1994) Simplified surgical-orthodontic treatment of a dentigerous cyst. J Clin Orthod 28:103-106,1994.
  • Haug, RH, Perrott DH, Gonzalez, Talwar RM. The American Association of Oral and Maxillofacial Surgeons Age-Related Third Molar Study. J Oral Maxillofac Surg 2005;63:1106-14.