Cateterismo cardiaco destro
Il cateterismo cardiaco destro è un esame invasivo che si effettua in anestesia locale con l’introduzione, attraverso una vena di grosso calibro (in genere la vena femorale a livello dell’inguine), di un catetere che attraverso il cuore arriva fino all’arteria polmonare. Tale esame permette di misurare alcuni parametri polmonari e cardiaci, calcolando le pressioni all’interno del cuore e del polmone. La misurazione della pressione del ventricolo destro può essere utile nelle diagnosi di cardiomiopatia, pericardite costrittiva e tamponamento cardiaco, quando le indagini non invasive non permettono conclusioni diagnostiche, ed è una parte essenziale della valutazione per trapianto cardiaco o supporto cardiaco meccanico (per esempio per l’utilizzo dei dispositivi di assistenza ventricolare). Il cateterismo cardiaco destro riveste inoltre importanza cruciale nella diagnosi di ipertensione polmonare, riuscendo a distinguerne l’origine e guidare il successivo iter terapeutico.
Come si esegue il cateterismo cardiaco destro?
Viene eseguito con monitoraggio radiologico ed il paziente è collegato ad un monitor che ne registra continuativamente i parametri vitali. La durata media è di circa 30 minuti, ma in alcuni casi selezionati il test può aver una durata maggiore qualora vi sia indicazione a somministrare un farmaco (epoprostenolo per via endovenosa oppure ossido nitrico per via inalatoria), per verificare la possibilità di utilizzo di alcune terapie specifiche.
Quali sono le complicanze del cateterismo cardiaco?
Le complicanze del cateterismo cardiaco sinistro o destro sono rare, e principalmente rappresentate: ematoma in sede di inserzione di catetere, dolore in sede di inserzione, ma tutte in genere a risoluzione rapida e spontanea.