Ablazione transcatetere delle aritmie cardiache
Alcune forme di aritmia possono essere controllate mediante tecniche mini-invasive. Un’aritmia dovuta ad un’alterazione localizzata del sistema elettrico cardiaco può essere controllata mediante la distruzione o l’asportazione dell’area affetta (ablazione). Esistono vari metodi di ablazione:
Ablazione con radiofrequenza (erogazione di energia ad una frequenza specifica)
Crioablazione (congelamento del tessuto coinvolto)
Entrambe le tecniche vengono utilizzate nel nostro centro per eliminare pressoché ogni tipo di aritmia ad origine subendocardica.
L’area anomala viene distrutta attraverso l’impiego di un elettrocatetere inserito nel cuore per via venosa femorale destra. Il successo della procedura varia in base al tipo di aritmia, in un range compreso fra il 60% e l’80% per le forme più difficili (fibrillazione atriale, tachicardia atriale e tachicardia ventricolare) e fino al 90-95% per quelle più responsive (tachicardie sopra-ventricolari).
Per alcune aritmie (come ad esempio la fibrillazione atriale) è necessario distruggere il tessuto responsabile facendo passare l’elettrocatetere dall’atrio destro all’atrio sinistro del cuore attraverso il setto interatriale. Questa procedura viene eseguita in sicurezza attraverso la guida ecocardiografica trans-esofagea intra-operatoria da parte di un nostro ecocardiografista esperto. Prima che l’energia possa essere applicata, il sito o i siti target dell’ablazione devono essere identificati durante uno studio elettrofisiologico.
L’ablazione delle tachicardie è dolorosa?
La procedura è generalmente ben tollerata. Talora il paziente può accusare fastidio al momento del reperimento dell’accesso vascolare o durante l’ablazione (più frequentemente sensazione di calore al petto). Durante la procedura è possibile che il paziente avverta anche tachicardia, che l’operatore cerca di innescare al fine di poterla adeguatamente mappare e reperirne il punto di origine.
Quali pazienti possono effettuare il trattamento?
Tutti i pazienti affetti da tachicardie non responsive ai farmaci antiaritmici o che non tollerano questi ultimi sono candidabili alla procedura.
Follow up
I successivi controlli prevedono valutazioni cliniche periodiche presso i nostri ambulatori e l’esecuzione di elettrocardiogramma Holter delle 24 ore al fine di scoprire eventuali recidive asintomatiche.